La missione di Amalia Moretti Foggia. Una sana informazione.

La missione di Amalia Moretti Foggia. Una sana informazione.

Oggi siamo molto attenti agli ambienti in cui viviamo.
Questo perché abbiamo compreso quanto sia importante vivere in luoghi sani e liberi da germi e batteri.
Non è affatto scontato, se pensiamo che solo alla fine dell’800 si comprese quanto le infezioni proliferassero in ambienti non puliti e disinfettati.
Ne abbiamo parlato in questo articolo sulla storia del Dott. Ignác Semmelweis, il medico che scoprì l’importanza di lavare e disinfettare le mani dopo ogni visita.

Le condizioni igieniche dell’epoca erano ancora troppo precarie e non sempre si adottava uno stile di vita sano. Una conseguenza dovuta alla mancanza di informazioni ma soprattutto per la presenza radicata di credenze popolari nel vivere quotidiano.

Proprio dalla necessità di divulgare informazioni corrette che la storia di Amalia Moretti Foggia (1872-1947) diventa un importante esempio.

Chi era Amalia Moretti Foggia?

Una donna coraggiosa e straordinaria che nel 1898 divenne la terza donna a laurearsi in medicina, con specializzazione in Pediatria.
A Milano divenne medico fiscale presso la Società operaia femminile di Mutuo Soccorso e nel 1902 presso l’ambulatorio della Poliambulanza di Porta Venezia che non abbandonò mai.

Il suo lavoro era rivolto soprattutto verso i bambini e le donne.
Questo perché un evento personale, che le cambiò la vita, le fece comprendere quanto un ambiente sano fosse importante. A causa di una infezione, curata in modo inadeguato, le fu preclusa la possibilità di avere figli.

“Avevo rischiato di morire per colpa di un’infezione? Bene: ero pronta a spiegare a tutte le madri che avrei incontrato l’importanza di vivere in ambienti sani, insegnando loro a combattere già tra le mura di casa lo sviluppo di epidemie che potevano spazzar via intere città.” – da “Le Voci di Petronilla” di Roberta Schira e Alessandra De Vizzi – Ed. Salani

Amalia divenne anche giornalista della Domenica del Corriere dove curò, per diversi anni, una rubrica sulla salute e sull’igiene molto seguita, “La parola del medico”, che però dovette firmare al maschile con lo pseudonimo di Dottor Amal, ed una rubrica di cucina “Tra i fornelli” con il nome Petronilla.
Che fosse Amalia a scrivere le pagine di queste due rubriche si scoprì solo dopo la sua scomparsa all’età di 75 anni.

Amalia fu una donna straordinaria che entrò nelle case della gente portando, con le sue rubriche, delle importanti ed utili informazioni per la vita di tutti i giorni.

Cosa è cambiato da allora?

Il lavoro che fece Amalia Moretti Foggia, sull’importanza di disinfettare la persona e la casa per combattere germi e batteri, è stato uno dei tanti passi che hanno portato ad una maggiore consapevolezza sull’argomento disinfezione ed igiene. Se fino a 50 anni fa era una prassi comune farsi il bagno una volta alla settimana, oggi è invece una pratica quotidiana.
Anche gli ambienti ospedalieri, luoghi dove la disinfezione e l’igiene è fondamentale, hanno adeguato i propri protocolli in epoca pressoché recente.
Non dimentichiamo, inoltre, che esistono ancora tantissime zone del mondo dove lo standard di igiene è molto basso o addirittura inesistente, con tutte le conseguenze verso la popolazione.

Con l’emergenza Covid siamo tornati a porre maggiore attenzione su come sanificare la casa e gli ambienti dove passiamo gran parte del nostro tempo, ma soprattutto è stato possibile approfondire un tema importante come la differenza tra disinfettare e igienizzare.

Per questo Germo ogni giorno si impegna e lavora per soddisfare le esigenze quotidiane di prevenzione e disinfezione.

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